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"Questo è il tipo di libro che mi aspetterei di trovare nella biblioteca del Brucaliffo." Con questo volume la Carmelina offre la prima traduzione italiana di ciò che è sopravvissuto di quell'irripetibile diario di una creatura fantastica, dopo che Lapin ne bruciò la gran parte a Ibiza, il giorno di capodanno del 1985. "Tizzoni", così Lapin chiama le pagine sopravvissute a quel rogo, pagine che sono infatti ustionate dal contatto con il fantastico e con l'incubo, nelle quali il lettore incontrerà la bizzarra tribù di Lapin: pupazzi ventriloqui, fischietti, lepòradi (curiosi esseri nati da un refuso sulla parola leopardi), padri degeneri che incitano il proprio figlio all'assassinio e al colpo di stato, vampiri tirolesi, cani, tamburi, nacchere, ossa che scricchiolano, artigli di gallina, testimoni estremi di un incenerito mondo delle meraviglie.